Le ragazze stanno bene by Giulia Cuter Giulia Perona

Le ragazze stanno bene by Giulia Cuter Giulia Perona

autore:Giulia Cuter, Giulia Perona [Cuter, Giulia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: HarperCollins Italia
pubblicato: 2020-03-09T23:00:00+00:00


Dici così adesso, ma un giorno…

LA MATERNITÀ

Siamo sempre meno. Questo è il risultato dell’ultimo rapporto Istat, aggiornato al 31 dicembre 2018: la popolazione italiana è in calo dal 2015, per la prima volta negli ultimi novant’anni. Appurato che il problema non è il tasso di mortalità (siamo il paese più longevo d’Europa insieme alla Francia, e nel mondo siamo secondi soltanto al Giappone), il punto fondamentale è la crisi della natalità «paragonabile soltanto agli anni della Prima guerra mondiale e all’epidemia di influenza spagnola» del 1918-1920, come ha detto il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo commentando il report. Nel 2018 il numero di nuovi nati in Italia è stato di 485.000, record negativo dal 1861 e il 21% in meno rispetto al 2017. Si potrebbe pensare che sia stato un declino costante a partire dal boom di nascite registrato nel 1965 (anno in cui in Italia nacquero ben un milione di bambini), ma la verità è che all’epoca iniziò un primo calo che si arrestò dopo circa vent’anni, mentre per i vent’anni successivi ci fu un certo assestamento. Il declino che ci porta ai minimi storici dei giorni nostri è in realtà ripreso intorno al 2008, con la crisi economica. Rispetto al ventennio 1965-1985, in cui il calo delle nascite era dovuto soprattutto alla scelta di non fare il terzo o il quarto figlio, oggi le donne scelgono di non avere nemmeno il secondo figlio, o addirittura di non averne affatto. Ciò significa che se prima le donne facevano meno figli per potersi permettere una vita al di fuori della maternità, oggi spesso non possono diventare madri soprattutto per ragioni economiche. Non è da trascurare il fatto che dal 2008 al 2017, la popolazione femminile tra i quindici e i quarantanove anni è diminuita di circa novecentomila unità e questo dato aiuta a spiegare la differenza di nascite rispetto agli anni precedenti: meno donne in età fertile significa meno bambini che possono nascere. A ciò si aggiunge anche un calo della fecondità: se le donne senza figli nate nel 1950 erano l’11,1% e quelle nate nel 1960 erano il 13%, si stima che le donne nate nel 1977 che non avranno figli saranno addirittura il 22%. Il numero di figli per donna è oggi sceso a 1,32 (era 1,46 nel 2010); le donne italiane hanno in media 1,24 figli, mentre quelle straniere residenti ne hanno circa 2,98.

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«La bellezza non ha età. La fertilità sì.» Era il settembre 2016, avevamo appena concluso la prima stagione del podcast di Senza rossetto e il ministero della Salute promuoveva il Fertility Day, ovvero la giornata nazionale dedicata all’informazione e formazione sulla fertilità umana. O meglio, su quella femminile, dato che nella campagna promozionale non si accennava mai al ruolo maschile, ma si insisteva solo sul famigerato orologio biologico della donna. Non avevamo ancora deciso se e come avremmo lavorato a una seconda stagione del podcast, ma vedere questa campagna sui muri e i cartelloni pubblicitari è certamente una delle cose che ci ha fatto capire che sì, avevamo ancora qualcosa da dire.



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